Il grande manca, di Pierdomenico Baccalario

Un romanzo che si presenta curioso e insolito per tanti motivi, come la scelta del titolo, la grafica di copertina, i titoli dei capitoli o per quel buco che perfora l’intero volume. Che cos'è “Il grande manca”? Ce lo svela Vittorio, l'adolescente protagonista, che da un po' non riesce a dormire, è irrequieto, e cerca una spiegazione per quello che è successo a suo fratello, colui che davvero "manca". Federico viveva da solo nel suo appartamento dove con gli amici si ritrovava abitualmente e con i quali si divertiva soprattutto nei giochi di ruolo ispirati anche dalla molta letteratura che collezionava e della quale era un grande appassionato. Improvvisamente Federico viene ritrovato nel suo appartamento colpito da una commozione cerebrale causata da qualcosa che la polizia non riesce a spiegare. Neanche i genitori dei ragazzi, due fisici sperimentali che lavorano per il Edelweiss di Modane, il laboratorio di fisica più profondo d’Europa per il quale studiano gli eventi rari, riescono a darsi una spiegazione per quello che è successo a loro figlio. Da giorni le loro vite sono sospese in attesa che Federico si risvegli ma più il tempo passa più le speranze si affievoliscono. A Vittorio allora viene un’idea, e la propone al gruppo di amici: cercare i numeri mancanti delle collezioni di libri per dare una motivazione forte a Federico affinché torni da loro. Il Cavo, Shining, Enzino e Yole colgono il bisogno di Vittorio e così sanciscono il loro patto, ognuno si occuperà di una collana precisa. La missione che si sono dati permetterà ai ragazzi di conoscersi meglio, e a Vittorio di cogliere lati della vita e del carattere di Federico rimasti fino ad allora sconosciuti, ma anche di crescere e di affrontare le proprie paure.