Il giardino degli dèi, di Gerald Durrell

Memorie di uno zoologo in erba

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Lisi
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Ultimo aggiornamento: 03/11/2023

Dal 1935 al 1939 Gerald Durrell, zoologo, naturalista ed esploratore inglese, visse con la sua famiglia nell’isola greca di Corfù. L’Autore, ancora bambino, ebbe l’opportunità di vivere liberamente nella natura ed ebbe così la possibilità di assecondare e sviluppare la sua grande passione per gli animali, che si divertiva ad osservare, curare, nutrire e collezionare. Con l’approvazione della madre, che favoriva la passione di Gerald, egli poteva tenere in casa in teche, gabbie, vasche, esemplari di insetti, rettili, anfibi e uccelli, compresi i rapaci, che aveva la fortuna di trovare o che raccoglieva feriti nelle sue quotidiane escursioni nell’isola. Il ragazzino doveva provvedere al loro nutrimento, occupandosi di recuperare il cibo più adatto, ricorrendo, se necessario, anche alle scorte alimentari di casa.

La sua famiglia godeva di una discreta agiatezza: nessuno di loro lavorava. Questo permetteva loro di dedicarsi a tempo pieno alle proprie passioni, alternandoli a viaggi e divertimento. L’Autore tratteggia le personalità dei fratelli, ognuno dedito ai propri interessi: il fratello Leslie, appassionato di armi da fuoco, di balistica e di caccia; il fratello Larry, artista e letterato; la sorella Margo, impegnata perlopiù a seguire diete dimagranti; la mamma, appassionata di cucina, che con indulgenza lascia ampio spazio di azione ai figli. La casa è frequentata da studiosi e da svariati tipi di amici stravaganti, che i giovani Durrell hanno l’abitudine di invitare per soggiorni della durata imprecisata. Gerald viene educato a casa. Riceve lezioni private da vari istitutori. Tra questi il dottore, scienziato, poeta e filosofo Theodore Stephanides, amico di famiglia e suo mentore, lo guidò nei primi passi verso il suo futuro di studioso naturalista.

Diventato un importante zoologo, Gerald si divertì a ricordare quei meravigliosi anni passati a Corfù, raccontando in una serie di libri le sue avventure che vedono variamente coinvolti familiari, amici ed animali in situazioni assolutamente comiche.

Il giardino degli dèi è il terzo volume della cosiddetta Trilogia di Corfù, scritta dallo stesso. Il primo volume è il famosissimo La mia famiglia e altri animali, cui ha fatto seguito L’isola degli animali. Nell’introduzione al terzo volume Durrell spiega le sue intenzioni: narrare di quel periodo felice della sua vita, parlandoci di tutti i personaggi e degli eventi che nei libri precedenti non erano stati inclusi, ma che per lui costituivano parimenti episodi importanti. Sappiamo da Durrell stesso che i suoi libri servirono per finanziare le sue spedizioni e la sua importante creazione, la Durrell Wildlife Conservation Trust, una istituzione che si occupa di preservare animali in via d’estinzione.

 

Per la biografia di Gerald Durrell leggi qui

Consigliato da
Lisi

Leggere Gerald Durrell vuole dire regalarsi una abbondante dose di spensieratezza.

Significa passeggiare tra le colline punteggiate di ulivi nella campagna di Corfù, sentire la brezza che proviene dal mare, ascoltare il frinire assordante delle cicale, il ragliare degli asini e scaldarsi ai raggi del sole, implacabile già dalle prime ore del mattino.

Ci si può immaginare questo ragazzino che già alle prime luci del mattino, a dorso del suo asino e con i cani suoi amici parte alla scoperta di qualche angolo dell’isola, nella speranza di trovare qualche interessante esemplare di fauna locale, da osservare, da studiare e, se possibile, catturare a fin di bene, per arricchire lo zoo improvvisato nella sua casa. Si rimane affascinati dall’amore che il giovane esprime nei confronti della natura e al tempo stesso dal suo acuto interesse scientifico verso ogni forma di vita.

A fare da sfondo alla narrazione si possono apprezzare il meraviglioso paesaggio mediterraneo di Corfù e la presenza discreta dei suoi abitanti: contadini, pastori, massaie che Gerry incontra nelle sue esplorazioni naturalistiche. Essi incarnano il proverbiale senso dell’ospitalità greca, con gesti di affetto, piccoli doni o porzioni di cibo sottratto ai loro pasti frugali. Tra questi personaggi spicca Spiro, l’autista tuttofare di famiglia, sempre accigliato e sempre pronto ad intervenire con premura per le necessità dei giovani Durrell. Poi c’è il misterioso Uomo delle Cetonie, specie di venditore ambulante muto, che comunica suonando lo zufolo.

L’Autore ci dice che il periodo trascorso a Corfù fu molto importante, perché gli permise di vivere “un’infanzia davvero felice, illuminata dal sole”, possibilità che molti bambini, di ieri e di oggi, non hanno.

Personalmente, leggere Durrell è stato ritrovare la curiosità e l’amore per la natura, tipici dell’infanzia ed ha risvegliato in me la nostalgia per una terra dove convivono una natura splendida (a volte bistrattata), il mistero, il mito, il senso di ospitalità, la gentilezza, l’amicizia e l’antica fierezza di un popolo.

copertina Il giardino degli dèi

Il giardino degli dèi

/ Gerald Durrell
C'è un momento che ha cambiato per sempre la vita dello zoologo e scrittore Gerald Durrell. È il gi...
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