Il fatto è… che la paperetta non era ancora pronta a tuffarsi nello stagno e allora l’anatra provò a spingerla, ma non ci riuscì. Così chiamo in aiuto il gatto, che spinse l’anatra, che spinse la paperetta, che nemmeno si mosse. A questo punto il gatto decise di chiamare in aiuto il cane, e il cane spinse il gatto, che spinse la paperetta, ecc. Chiamarono poi anche il tacchino, ma proprio non c’era verso di convincerla. Infine arrivò anche il lupo, che fece tuffare tutti nello stagno dalla paura. No, non proprio tutti! La paperetta sapeva perfettamente il fatto suo e non aveva nessuna intenzione di farsi costringere da un lupo brutto e peloso! Verso la tarda mattinata però, quando l’aria si era fatta calda e tutti gli altri se n’erano andati lasciandola finalmente in pace, la paperetta, bella e beata, decise di tuffarsi nello stagno.
L’autore, solito a giocare con le rime, in questo albo cartonato davvero geniale si serve invece dell’anafora, una figura retorica molto utilizzata nelle poesie e nelle filastrocche, capace di creare effetti semantici e di dare ritmo utilizzando ripetutamente una parola o più parole, all’inizio di parti successive di un testo. Se si prova a mettere i versi in musica è evidente il richiamo alla famosa canzone di Angelo Branduardi Alla fiera dell'est.
Questa storia ci parla di quanto sia importante per ognuno essere rispettati nei propri tempi, senza forzature o intimidazioni. La paperetta infatti non vuole farsi convincere a fare qualcosa per cui non si sente pronta. E’ intenta ad osservare lo stagno e a riflettere sul momento opportuno per lei. Quando arrivano gli altri animali, e provano a forzarla, invece di convincerla ottengono l’esatto opposto, facendola ulteriormente intestardire. E quando viene usata pure la paura per spingerla a fare quello che lei non si sente, allora riesce pure a trovare tutto il suo coraggio per contrastare la bestia più temuta. Questa paperetta è senza dubbio un grande esempio di coraggio e determinazione.
Gek Tessaro è un’ autore molto amato sia dai grandi che dai bambini, le sue storie sembrano davvero prendere vita. L’ho incontrato molti anni fa durante un corso all’Università e sono rimasta profondamente affascinata dalle sue performance narrative, in particolare da quelle realizzate con la lavagna luminosa. E’ un’artista eclettico, una delle figure più originali della letteratura contemporanea per l’infanzia. Quando narra le sue storie riesce a trasformarsi in disegnatore, pittore o cantastorie. I libri Di città in città e Il circo delle nuvole sono stati selezionati tra i dodici migliori titoli italiani del 2005 e del 2008 dalla Biblioteca Internazionale di Monaco.
Il sito ufficiale dell'autore.
Questo albo ha ricevuto durante la II edizione 2011 il Premio Nati per leggere nella categoria NASCERE CON I LIBRI (0-3 anni).
Per chi avesse piacere di ascoltare la storia suggerisco la Videolettura prodotta dal Laboratorio di Comunicazione e Narratività dell'Università degli Studi di Trento-Rovereto diretto da Marco Dallari.