Questo libro raccoglie quattro storie ambientate in tempi e luoghi diversi, ma tutte collegate al Cedro del Libano.
Una ragazza sfugge al destino di un matrimonio combinato. Vuole raggiungere il proprio amato e per farlo deve attraversare la grande foresta dei cedri di Dio. Pur essendosi preparata con grande cura, non conosce l’ambiente e dovrà affrontare grandi difficoltà. Orientandosi solo con il sole, si nasconderà a lungo nella foresta, assistendo al succedersi delle stagioni, vivendo in simbiosi con quell’ambiente silvano. Questo processo determinerà in lei una profonda trasformazione.
Giorgio Santi, professore universitario, botanico, prefetto dell’Orto Botanico di Pisa dal 1782 al 1814, vede sfumare la possibilità di carriera presso la Corte di Francia e viene costretto dal Granduca di Toscana a restare a Pisa. Per contrastare la frustrazione si rifugia nel lavoro. Dapprima in modo svogliato e poi sempre più seriamente, progetta il ripristino e l’ampliamento dell’Orto Botanico. In questo progetto prevede anche l’introduzione di specie arboree non autoctone. Una di queste è un esemplare di Cedrus Libani, il primo piantato in Italia.
Una contessa rimasta vedova, proprietaria di una tenuta vitivinicola, ritenendo di non essere in grado di gestire l’azienda, decide di lasciare la campagna per ritirarsi in città. Prima di andarsene, però, vuole abbattere il grande Cedro del Libano, che lei e il marito hanno piantato il giorno del loro matrimonio. Simbolo della loro unione e dell’amore perduto, non ne sopporta più la vista, per il troppo dolore.
Ma un evento straordinario la fa però ricredere e le dona nuova fiducia ed energia per affrontare da sola la gestione dell’azienda.
In uno scenario distopico, in un pianeta devastato da cambiamenti climatici disastrosi, si cercano delle zone sulla Terra dove l’ambiente sia favorevole alla sopravvivenza di esseri umani. Nelle esplorazioni condotte, viene individuata una zona sconosciuta, dove la percentuale di ossigeno nell’atmosfera è quella necessaria all’essere umano.
Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive a Rocca Grimalda. Ha pubblicato L’amante di città (Frilli, 2007), La masnà (Piemme, 2012), Tutta questa vita (Piemme, 2013) e La figlia sbagliata (Frassinelli, 2015, candidato Premio Strega 2016 e Premio Società Lucchese dei Lettori 2016). Nel 2018 ha pubblicato Destino. Una storia italiana del Novecento (Rizzoli). Seguono Di luce propria (Mondadori, 2020), Il cedro del Libano (Aboca, 2023) vincitore del Premio Campiello Natura, e Aggiustare l'universo (Mondadori, 2023), entrato nella dozzina finalista del Premio Strega 2024.
(Fonte: IBS)