Il personaggio di Napoleone Bonaparte è da sempre controverso. Chi lo ritiene un grande statista innovatore, chi al contrario lo vede come uno spietato assassino, che per brama di conquista ha insanguinato l'Europa per quasi vent'anni. Qualunque sia l'opinione, è di certo stato una figura cruciale nel periodo di passaggio dagli antichi regimi all'epoca contemporanea. Consiglio questo gradevole film perché ci consegna un profilo di Napoleone differente rispetto a quelli consueti, mostrandolo nel ruolo di un cittadino qualunque (forse quello che nella realtà lui stesso avrebbe voluto dopo Waterloo) che decide, dopo un'iniziale ritrosia, di coltivare gli affetti prima dell'ambizione, rendendosi pian piano conto che il mondo non ha bisogno di uno come lui. Lo consiglio anche per l'interpretazione di Ian Holm, bravissimo artista britannico mancato da poco, spesso impegnato al cinema in parti secondarie, che qui esprime al meglio tutte le sue doti espressive di attore shakespeariano.