I guai di mini cowboy, di Daniel Frost

La copertina è geniale, da subito sembra di trovarci di fronte ad uno scontro alla pari, tra due grandi cawboy, uno ritratto di spalle in primissimo piano e uno più piccolo perché in lontananza. Ma se prima di cominciare la lettura apriamo del tutto il libro e osserviamo affiancate la copertina e la quarta di copertina vediamo che la prospettiva cambia e il titolo acquista tutto il suo senso.
Con “I guai di mini cowboy” l’autore Daniel Frost ci trasporta nelle calde atmosfere del Far west.
Fin dalle prime pagine questo piccolo cowboy ci strappa un sorriso mettendo in scena “tutte le cose che gli altri cowboys davano per scontate”, ma che il protagonista non riesce a fare,. E’ indubbio che la sua altezza sia un limite, ma questo non può certo fermarlo, d’altronde lui è “duro e puro, coraggioso come tutti i fuorilegge!”. Gli stratagemmi architettati però non sono sufficienti e quando ormai le sue speranze stanno per svanire, si accorge di non essere solo, c’è qualcun altro come lui. E così l’incontro con l’audace Cat e il baffuto Alfonso si trasforma in un sodalizio che li porterà a realizzare i loro desideri. Unendo non solo le loro piccole altezze ma anche le loro qualità saranno all’altezza di tutti i guai che il futuro riserverà loro.
Nelle grandi illustrazioni a doppia pagina sembra di assistere ad un duello anche tra i colori, tonalità calde e fredde si fronteggiano dando vita ad affascinanti atmosfere.
Una storia divertente che ci parla di limiti, in questo caso resi concreti e visibili nella statura molto bassa, di come ci si possa sentire diversi, ma soprattutto di come sia bello incontrare qualcuno come noi con cui condividere problemi, paure e sogni perché si sa che “l’unione fa la forza”.