I bambini del soldato Martin, di Matteo Incerti

una storia vera

Creato da:
Emy
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Ultimo aggiornamento: 25/01/2024

Il libro ripercorre le vicende di Martin Alder, un americano ebreo di origini ungheresi, che si arruola fiduciosamente nell'esercito per dare il suo contributo nella Seconda Guerra Mondiale. Nonostante gli inascoltati avvertimenti del padre, che combatté nella Prima Guerra Mondiale, Martin finirà per partire per il fronte, sbarcando in Italia e provando sulla sua pelle le terribili esperienze che il genitore voleva evitargli. L'innocenza della sua giovane età verrà cancellata nell'attimo stesso in cui ucciderà il suo primo soldato nemico, un ragazzo di appena vent'anni; la sua stessa età. Assieme a lui ripercorriamo l'Italia liberata nel sangue ma vediamo anche la sorpresa del ragazzo  di fronte all'imponenza e maestosità dei monumenti romani e il piacere provato per i piccoli semplici gesti con cui la popolazione accoglieva gli americani. Gesti che per un attimo riuscivano a cancellare anche la guerra. Il libro è correlato di alcune delle numerose fotografie scattate con la sua macchina fotografica che ritraevano anche questi momenti. 
Durante la perlustrazione di un casolare, lui e il suo compagno notarono dei movimenti sospetti e furono sul punto di sparare, quando udirono una donna urlare disperatamente "Bambini! Bambini! Bambini!" La sorpresa fu così grande che, dopo aver capito la situazione, Adler volle a tutti i costi scattare una foto assieme ai tre bambini che spuntarono dal loro nascondiglio. Questa foto e questo episodio lo accompagnarono fino alla fine della guerra. Anche una volta tornato a casa come un uomo diverso, che riuscì ad andare avanti, farsi una vita, innamorarsi e creare una famiglia. Mostrò la foto ai suoi figli raccontando l'episodio che gli era rimasto nel cuore. Mai avrebbe pensato che, una volta anziano dopo tanti anni, la tecnologia e i programmi social gli permettessero di divulgare le vicende lontane di quel giovane soldato. La figlia di Martin, capendo che quei bambini hanno significato tanto per il loro padre e che quello fu uno dei pochi episodi di felicità vissuti durante la guerra, pubblicò un annuncio sui social per cercare i tre fanciulli. La notizia di diffuse e fu rimbalzata fino ad arrivare dall'altra parte del mondo dove in molti si prodigarono per ritrovare i tre bambini. In Italia la ricerca venne pubblicata anche sui quotidiani e ai notiziari in tv, permettendo nel 2020 di rintracciare proprio quei bambini, ormai ottantenni. Nel 2021 Martin Adler riuscì addirittura poterli rivedere e riabbracciare, organizzando un viaggio in Italia. Una storia a lieto fine che ha potuto essere trascritta grazie all'impegno dell'autore, delle figlie di Martin che hanno riportato le raccolto le testimonianze e i racconti del padre.

Consigliato da
Emy

In mezzo alle atrocità della guerra, in mezzo alla paura e al sospetto dei soldati verso tutto ciò si muove, un attimo di indecisione può uccidere o salvare delle vite. Questa è una storia di speranza, talmente magica da sembrare inventata come trama nel classico film di guerra americano, invece il nostro protagonista americano esiste davvero, si chiama davvero Martin e quanto scritto dall'autore Matteo Incerti l'ha davvero vissuto sulla sua pelle. Una storia straordinaria che mi ha colpito perché la guerra non guarda in faccia nessuno e non ci sono buoni e cattivi assoluti. La guerra spezza troppe vite senza guardare l'uniforme che si porta. Questo libro porta con sé un bagliore di luce in mezzo alla morte. Spesso è in caso a decidere, è proprio quell'attimo di indecisione, un istante, un'azione arrivata con tempismo eccezionale. Fa riflettere quanto il caso, che noi spesso ci illudiamo di controllare, agisca invece in modo così importante nelle nostre vite. "Sliding Doors", non posso non chiedermi come sarebbe stata la vita di quel soldato se avesse ceduto alla paura. Che ricordo terribile lo avrebbe tormentato fino alla fine dei suoi giorni. Salvando quei bambini ha creato con loro un legame potente forte come la vita stessa. Un legame incurante della lontananza e del passare del tempo. Il presente è così distante da quanto Martin ha vissuto in passato. La quieta quotidianità, così attiva e veloce contrasta con l'attimo sospeso in cui tutto si è deciso. Nel nostro presente in cui tutto sembra frivolezza, si evidenza però la volontà di avere rapporti, informazioni e per una volta i social network riescono nell'intento di avvicinare e ritrovare le persone. Il progresso e la pace permettono di superare limiti fino a qualche decennio fa invalicabili. Eppure ancora oggi, nonostante ogni uno conosca le conseguenze, la pace, seppur riconosciuta come valore universale, non può mai esser data per scontata.

 

copertina I bambini del soldato Martin

I bambini del soldato Martin

/ Matteo Incerti
Martin Adler è un giovane americano, figlio di immigrati ebrei ungheresi; poco più che ventenne dec...
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