Una delle frasi più note e iconiche dei viaggi spaziali è stata pronunciata da Jack Swigert, pilota della sfortunata missione Apollo 13, e resa celebre dall'omonimo film del 1995 diretto da Ron Howard.
Proprio questa frase è il titolo di questo libro che racconta come molti degli sbagli di calcolo o difetti di fabbricazione che dovevano decretare grandiosi fallimenti, abbiano portato invece a inaspettati successi. Con un linguaggio scorrevole e ironico, anche nelle notazioni a piè pagina, inizia un viaggio non solo astronomico ma anche filosofico per capire come i fallimenti possano essere opportunità. Saper accettare, decontestualizzare, rielaborare e sfruttare un insuccesso, sono le basi per compiere, come diceva Neil Armstrong, "un grande passo" in avanti.
Bonaventura, Filippo
Nel 1990, il telescopio spaziale più avanzato mai messo a punto venne lanciato con un inglorioso difetto di fabbricazione, grazie al quale anni dopo si riuscì a fare diagnosi più precoci di cancro al seno. Percival Lowell sbagliò alcuni calcoli sull'orbita di Uran...