Fiori di città, di JonArno Lawson, Sydney Smith

Un adulto sta percorrendo a piedi le strade della città insieme alla sua bambina. L'uomo è distratto, apparentemente indifferente a quello che lo circonda, ad un certo punto risponde al telefono e in quell'istante la sua piccola si ferma a raccogliere dei fiori cresciuti fra i ciottoli di un vialetto d'ingresso. L'uomo sembra completamente assorto dai suoi pensieri, diversamente la piccola è attenta e curiosa ad ogni cosa e con la sua generosità e i suoi gesti significativi, un fiore lasciato su un passero morente, un secondo fiore ad un uomo che dorme sulla panchina del parco, comincia a ridare colore al paesaggio circostante.
Un silent book prezioso e delicato, che ci offre uno sguardo sull'importanza dei semplici gesti di ogni giorno, a volte trascurati e scontati, ma che invece sono capaci di grandi cose e di offrire nuova luce e tanta positività alle nostre vite.
Le immagini sono in sequenza all'interno di riquadri e ogni singolo dettaglio è decisamente comunicativo e da osservare con attenzione; anche il colore, prima solamente della bambina con il suo cappuccetto rosso immersa in una città completamente grigia, poi lentamente anche sui fiori, sulla frutta, sugli oggetti nelle vetrine, sui vestiti dei passanti, per finire poi su ogni cosa. Una storia che ci mostra come l'infanzia, rappresentata in questo caso come uno dei personaggi più noti delle fiabe, sia capace di lentezza e di cogliere ancora quello che spesso il mondo adulto, assorbito da ritmi frenetici di una quotidianità sempre troppo piena di impegni, non riesce più a vedere.

Questo libro ha ricevuto moltissimi premi fra i quali il premio Andersen 2021 come miglior libro senza parole.