Consiglio questo grande, premiatissimo classico del cinema per le rare interpretazioni di tutto il cast: è infatti a tutt'oggi l'unico nella storia ad aver ricevuto quattro candidature all'Oscar per le interpretazioni femminili: due per la miglior attrice ad Anne Baxter e Bette Davis, che interpretano rispettivamente Eva Harrington e Margo Channing, e due per la miglior attrice non protagonista a Celeste Holm e Thelma Ritter, rispettivamente Karen Richards, amica di Margo e Birdie Coonan, assistente sempre di Margo. Paradossalmente nessuna di loro vinse la statuetta, assegnata invece al solo George Sanders, che nel film è il potente critico teatrale Addison DeWitt.
Da sottolineare modo particolare Bette Davis, attrice di cinema e teatro, sulla cresta dell'onda già dagli esordi negli anni '30, ma che, ben dopo aver superato il culmine del successo, fu in grado di sfoggiare questa splendida interpretazione di una diva che affronta una doppia e contemporanea crisi, professionale e sentimentale.
Per molti si tratta forse della miglior interpretazione di Bette Davis, artista di talento e presenza, che recitò fino quasi alla sua scomparsa nel 1989. Da ricordare le divertenti e drammatiche partite a scopone scientifico in coppia con Joseph Cotten, avversari di Alberto Sordi e Silvana Mangano nel film omonimo di Luigi Comencini.