Enea, lo straniero, di Giulio Guidorizzi

Le origini di Roma

Creato da:
Emy
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 17/03/2022

La storia delle origini di Roma è stata raccontata in molti modi. Ma Giulio Guidorizzi assegnando ad Enea l'appellativo di profugo e narrando la fuga da quella terra lontana martoriata dalla guerra, induce a riflettere su una questione millenaria. Questo libro dal sapore epico ha la fluidità di un romanzo, ripropone l'intramontabile fascino dell'Eneide e della fondazione di Roma in un'interessante rilettura da cui emergono aspetti diversi. La fuga dalla guerra, dalla distruzione, la perdita delle persone care, è purtroppo una condizione che vediamo oggi più che mai. Oltre al difficile viaggio verso una nuova terra, con poche cose al seguito, in un Mediterraneo che a distanza di millenni sembra solcato dalle stesse navi, viene sottolineata l'interazione dei nuovi arrivati con le genti locali e la loro convivenza e scontri, volgendo lo sguardo a condizioni e tradizioni radicate prima della nascita della città di Roma. La città prima del mito, diviene comunque leggenda. 
Interessante notare come siano le vicende e le decisioni degli uomini ad essere messe in evidenza. Le divinità non si esprimono, accompagnano i protagonisti solo attraverso sensazioni in cui non è semplice stabilire quanto siano le proiezioni della mente più che gli dei ad essere coinvolti. Il fato di cui Enea dovrebbe essere in balia è imbrigliato dalle sue decisioni. 
Forse, anche se con strumenti diversi, anche oggi chi è costretto a lasciare la sua terra, ne porta comunque un pezzo con sé. L'attaccamento a qualcosa di conosciuto in mezzo a un mare di incertezze, rassicura e protegge. Nel culto degli avi defunti, ripreso più volte nel libro, emerge l'importanza di preservare un legame tra vita e morte, un passato indissolubile dal presente. Una continuità che permette l'immortalità nel ricordo del "nome". Una concezione lontana da quella cristiana eppure in alcuni aspetti simile. Ancorarsi alle antiche certezze diviene una bussola che evita di smarrirsi anche in un luogo diverso. 
Un altro aspetto della personalità di Enea è il suo senso del dovere talmente forte da assoggettare le sue volontà, rinunciando ai piaceri personali in nome di un fine più grande. Un ammirabile senso di responsabilità e un prendersi cura degli altri che lo contraddistingue non solo nei momenti difficili ma anche nei momenti di serenità, che d'altro canto può essere visto però anche come un tormento personale che non lo abbandona fino alla meta del viaggio. 

Giulio Guidorizzi è grecista, traduttore e accademico.
Sito ufficiale di Giulio Guidorizzi

 

Giulio Guidorizzi presenta Enea lo straniero

 

Consigliato da
Emy
Leggendo l'abstract del libro mi ha subito colpito la definizione di "Enea profugo", una condizione a cui non mi sarebbe mai venuto in mente di associare al mitico eroe fondatore di Roma. Leggendo poi il libro ho ritrovato molti parallelismi con i migranti del giorno d'oggi che, come Enea ma a bordo di un barcone, lasciano una terra martoriata portando con sé quasi nulla tranne i ricordi che hanno nel cuore. Molti rimangono legati alla nostalgia per la terra natia e seppur ambientandosi in una nuova realtà si aggrappano a oggetti o tradizioni locali che collocano e danno concretezza al loro passato. Il paragone tra tormenti di ieri e oggi è costante e forse è proprio questo il valore del grande poema dell'Eneide che, seppur rivisitato, sa parlarci ancora oggi con la stessa intensità dei secoli passati. Guidorizzi è riuscito a aprire con diverse chiavi, pagine nuove su cui attuare riflessioni che legano passato e presente. 
copertina Enea, lo straniero

Enea, lo straniero

: le origini di Roma / Giulio Guidorizzi
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