Erica Wigg vive da anni nell’orfanotrofio St. Morwald's Home for Children. Non è mai stata adottata, ma a lei non interessa particolarmente, con grande maestria manipola i compagni e la direttrice stessa. Bambina dal carattere temprato, spigoloso e temerario, vive benissimo nell’orfanotrofio. Le cose stanno per cambiare: Erica verrà adottata da una coppia non convenzionale e si trasferirà in una casa sempre non convenzionale, dove le porte appaiono, scompaiono o si aprono su stanze segrete piene di pozioni e libri di magia. Allora nella testolina di Erica sorge un dubbio: chi sono veramente Mandragola e Bella Yaga, i suoi genitori adottivi?
Goro Miyazaki, co-fondatore del celebre studio giapponese Studio Ghibli, nove anni dopo La collina dei papaveri torna con un nuovo lungometraggio. Esso è il primo a rompere con l'animazione tradizionale e a mio parere il film perde leggermente la magia tipica dello studio Ghibli, ma si può considerare comunque un buon film d’animazione. Figlio del celebre regista d'animazione Hayao Miyazaki, Goro non si distacca dalla produzione del padre e dello studio stesso per due aspetti: il carattere forte e temerario della protagonista e la presenza della magia.
Adattamento del romanzo omonimo di Diana Wynne Jones, autrice inglese che aveva già ispirato Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.
/ diretto da Goro Miyazaki
Earwig è una ragazzina che stranamente adora l'orfanotrofio in cui vive, il St. Morwald. E' la lead...