Prima dell'inizio dell'autunno, prima di esser nuovamente risucchiati nel vortice di impegni a cui la routine ci costringe, prima che le giornate si accorcino in modo così evidente e l'aria diventi più fredda costringendoci a coprirci, prima che le foglie secche comincino a scricchiolare sotto i nostri passi. Prima di tutto questo c'è settembre che sembra un mese sospeso, in cui ci si attacca agli ultimi brandelli d'estate, di sole, di mare e di vacanza. Un mese in cui i colori e la luce ci portano un po' di malinconia ma anche un po' di sollievo dopo la feroce calura di agosto. Per la famiglia Stevens, protagonista del libro, settembre è il mese delle ferie. Il fatto di andare sempre nella stessa cittadina, nello stesso albergo e vedere gli stessi luoghi li rassicura. Nella ritualità di una routine che diventa la stessa ogni anno, e nella ripetizione degli stessi gesti e le stesse passeggiate, riescono a rilassarsi, riflettere, talvolta isolarsi, al sicuro da imprevisti e insicurezze. Ogni anno però qualcosa inevitabilmente cambia, lo scorrere del tempo porta con sé piccoli dettagli, emozioni diverse. La famiglia Stevens è una famiglia unita ma ognuno con la sua personalità, i suoi piccoli momenti di felicità e le sue angosce e la sua sottile ironia. In questo piacevole romanzo vi ritroverete avvolti in un'atmosfera tipicamente british, dove le parole non dette spesso contano più quelle espresse.