La Golden Globe Race è la prima competizione velica transoceanica in barca a vela, in solitario e senza scali. Fu organizzata per la prima volta nel 1968 dal giornale britannico The Sunday Times, dopo i successi ottenuti da Francis Chichester, che tra il '66 e il '67 completò il primo giro del mondo in solitario effettuando un solo scalo. Prendendo in considerazione la direzione dei venti, fu ritenuto quasi obbligato un percorso che prevedesse di dirigersi lungo l'Oceano Atlantico fino a Città del Capo, attraversare l'Oceano Indiano in direzione dell'Australia, percorrere il Pacifico fino a doppiare Capo Horn e ritornare in Inghilterra risalendo l'Atlantico. Calcolando preventivamente che la durata della gara si sarebbe aggirata intorno ai nove mesi, ciascun partecipante aveva la possibilità di prendere il largo in autonomia da un qualsiasi porto inglese, ma solo entro il 31 ottobre, per evitare di giungere a Capo Horn durante il gelido inverno australe. Anche se alla gara presero parte nove skipper, il documentario si concentra quasi esclusivamente sulla figura di Donald Crowhurst e sul suo tragico destino. Inesperto velista, imprenditore alle prese con l'imminente fallimento della sua azienda, Crowhurst decise di partecipare nella speranza di aggiudicarsi il premio in denaro che gli avrebbe consentito di risanare i debiti e assicurare un sostentamento alla sua famiglia, arrivando anche a ipotecare la casa. Ma poco dopo l'inizio della competizione si rese conto di non essere in grado di governare il trimarano a sua disposizione e realizzò che non avrebbe mai potuto portare a termine l'impresa, ritrovandosi solo in mezzo al mare con una barca che girava a vuoto. Le vicende riportate in questo documentario verranno riproposte nel 2018 nel film Il mistero di Donald C., con Colin Firth nella parte di Crowhurst.