Nino è un sedicenne che vive con i suoi genitori, non ha amici, ascolta Freddie ed è consapevole della sua omosessualità. I suoi genitori sono persone molto religiose e vivono secondo regole e ordine precisi, non sembrano disposti ad accettare la natura del figlio e gli propongono di entrare in una clinica dove ci sono altri ragazzi che provano a farsi aiutare da Don Claudio per guarire le proprie ferite. Nino non vuole deludere i suoi e accetta di intraprendere il percorso. Ma in quel luogo non si sente a suo agio e non riesce ad aprire se stesso. Lega con Sabina, una delle ragazze che, come lui, sta cercando di capire quale sia la strada giusta da percorrere, ma quello che le accadrà lo destabilizzerà a tal punto da spingerlo a scappare da quel luogo. Durante la fuga finirà per mettersi in gravi pericoli ma, per fortuna, qualcuno di speciale e molto più simile a lui di quanto apparentemente non sembra, lo salverà e lo aiuterà a capire meglio se stesso. Un libro che tratta temi importanti come la ricerca della propria identità sessuale. Il nostro protagonista si mette in discussione fino al punto di star male pur di non entrare in contrasto con i genitori, nonostante ciò riuscirà a mettere insieme tutta la sua forza e il suo coraggio per non rinnegare ciò che sente. Anche l’impulsività e le azioni più azzardate non saranno vane, ma gli permetteranno di entrare in contatto con una figura adulta con una storia importante da raccontare, capace di accendere nuovi sguardi anche sugli aspetti più difficili. Una storia che non risparmia nulla, che accarezza l’anima, ricca di delicatezza e poesia.
“<<A volte penso ancora a come mi sentivo. Sbagliata, colpevole, un errore della natura, come un uccello che non sa volare>>. Le sorrido. <<I pinguini non sanno volare>> le dico. <<Perché hanno le ali sbagliate>> dice sorridendo a sua volta. Ma è un sorriso che si spegne subito. <<Ti ci fanno sentire, in questo modo, Nino. Un uccello con le ali sbagliate. E alla fine arrivi a crederci.>> Penso a come mi sento io, alle mie di ali, a come sono. <<Io non lo so come sono le mie ali>>. Grace scuote la testa. <<Nessuno lo sa, tesoro.>> Sorride. <<Neanche i pinguini. Eppure eccoli lì, i pinguini, e nessuno dice niente>>. E’ vero, eccoli li i pinguini, tranquilli, neanche sanno di non saper volare ma a loro non importa. <<Fai come i pinguini, Nino: fregatene, usale, le tue ali, non credere a chi ti dice che sono sbagliate>>. <<Si, sembra facile>>. <<No, tesoro, è la cosa più difficile del mondo>>. p. 111
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