Čevengur, di Andrej Platonov

Alla ricerca del villaggio della Nuova Vita

Creato da:
Andras
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Ultimo aggiornamento: 29/07/2022

Una cavalcata picaresca alla ricerca della terra promessa del socialismo. Questa è Čevengur, opera geniale di Andrej Platonovič Platonov e uno dei libro più significativi e belli della letteratura russa del XX secolo. Ci troviamo confinati nella sterminata landa della steppa russa, tra l’Asia e l’Europa, nel periodo cruciale tra inizio della 1ª Guerra Mondiale e gli esiti della Rivoluzione universale, vale a dire la Guerra civile tra rossi e bianchi. L’umanità che il nostro giovane protagonista incontra durante il suo pellegrinaggio è misera, depauperata e decimata dalla fame e dall’inedia. Ma per quanto disperata possa essere il loro stato sociale ed economico – dovendosi cibare di cortecce d’albero e nel migliore dei casi di una brodaglia di bucce di patate - , donne, maschi, bambini e vecchi delle campagne russe, sono presi come da un fuoco sacro, da una forza elementare che li spinge e proietta verso la tanto agognata società ugualitaria del proletariato internazionale. La cosa buffa, comica e a volte addirittura paradossale è la crescita selvaggia di fantasie sociali e modelli di comunità che si stanno per materializzare e che vanno ben oltre le direttive e costrizioni del partito. Comprensibile nel momento in cui il mondo contadino è ancora ancorato a visioni religiose secolari, ad attese cosmiche ed auspicati avventi messianici che in alcuni casi sembrano sconvolgere la stessa umana biologia. Ne esce un ritratto del mondo rurale sovietico estremamente colorito, intonso ed ingenuo nel suo umanesimo autentico. Questo mondo è condannato a morire di fronte alla sanguinosa avanzata dell’industrializzazione, della collettivizzazione e del livellamento dello spirito, si badi bene, alla fine senza aver conosciuto il compiersi del promessa socialista. Sull’orizzonte si fanno sempre più minacciose le avvisaglie , i segni premonitori che annunciano i futuri cataclismi del mondo contadino, il terrore di massa, il genocidio dei kulaki, le purghe e deportazioni di massa, tempeste che rovesciano il paradiso in terra nell’inferno della Russia sovietica. Ma questo, pur trovandosi dietro all’angolo del XX secolo, non era ancora visibile nel tempo della ricerca del glorioso socialismo. Il nostro Don Chisciotte proletario percorre ancora fiducioso – poi sempre meno - le colline, le vallate e le steppe infinite del cuore russo accanto al Sancho Pansa di turno inseguendo il fantasma sfuggente del “Sole dell’Avvenire”.

 

P.S.: L'opera ha conosciuto una sua prima pubblicazione in Italia con il titolo Il villaggio della Nuova Vita negli anni '70, mentre nella stessa Russia si è dovuto attendere l'avvento della perestrojka gorbacioviana per vederne la prima edizione integrale. Successivamente a questo eveneto la casa editrice Einaudi ha pubblicato la nuova edizione integrale nel 2015. 

Consigliato da
Andras
Colpisce nell’opera di Platonov – non soltanto qui in Čevengur, ma anche nel breve romanzo Mosca felice – la stretta vicinanza dell’autore alle persone in carne ed ossa. Questo suo realismo è quello caro a Tolstoj, il “poeta della carne”, con tutta la sua carica di umanesimo. I protagonisti di Platonov sono o la giovane ragazza della Mosca rivoluzionaria, indomita nella sua forza elementare e un po’ scandalosa nel suo libertinaggio rivoluzionario, o – come nel nostro caso – poveri contadini, comici, tragici e a volte mostruosi nella loro carnalità, ingenui e umanissimi nelle loro speranze, nei loro dolori e nelle loro preoccupazioni scatologiche. Si tratta di un umanesimo vero, che non disconosce punte di poeticità nell’evocazione degli elementi naturali e paesaggistici quotidiani, in contrasto con il metallo freddo o rovente dei macchinari, delle locomotive, emblemi stessi di una rivoluzione futurista che abdica alla dignità del singolo. Tutto questo è il romanzo Čevengur, un bagno nella calda, umida materia umana che – come nel Don Chisciotte - pur speranzosa non può fare a meno di cogliere con ironia le false tonalità trionfali della rivoluzione dei quadri bolscevichi.
copertina Čevengur

Čevengur

Platonov, Andrej Platonovič
Una città dimenticata da Dio nel cuore della steppa, abitata da uomini inselvatichiti dalla miseria. Ma anche in questo luogo è passata la rivoluzione e ha lasciato sogni e sentimenti sulla nuova società da costruire. Il romanzo di Platonov è la cronaca emozionant...
copertina Il villaggio della nuova vita

Il villaggio della nuova vita

Platonov, Andrej Platonovič
Una città dimenticata da Dio nel cuore della steppa, abitata da uomini inselvatichiti dalla miseria. Ma anche in questo luogo è passata la rivoluzione e ha lasciato sogni e sentimenti sulla nuova società da costruire. Il romanzo di Platonov è la cronaca emozionant...
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