1975. Angola. I portoghesi abbandonano le colonie africane. Il territorio dell’Angola, però, è pieno di petrolio e il paese è spaccato in due. Esistono due fazioni contrapposte: i sostenitori dell'MPLA, il movimento di liberazione marxista-leninista e quelli dell'UNITA, sostenuti dagli Stati Uniti. Il conflitto scoppia nel paese per poi allagarsi rapidamente su scala mondiale. Ryszard Kapuściński, giornalista della Polonia socialista, è in mezzo al conflitto, precisamente a Luanda. Quel senso di impotenza verso la guerra, lo spinge a chiedere ed ottenere dai suoi superiori il permesso lasciargli tentare di raggiungere il fronte meridionale, dove il generale Farrusco, con un manipolo di pochi uomini, sta portando avanti una resistenza che ha dell'incredibile. Tutto questo viaggio viene riportato nel libro editto nel 1976 “ Another day of my life”, un vero e proprio reportage di guerra.
Il film si potrebbe dividere in due parti: la trasposizione cinematografica del libro, le cui immagini sono prodotte con la tecnica della graphic novel e una seconda parte in cui ci sono le testimonianze dello stesso Kapuściński e delle numerose persone che erano lì in quei giorni terrificanti.
"Ancora un giorno" ha vinto un premio agli European Film Awards e un premio ai Goya.