Non si può che rimanere affascinati dalla vita di Lee Miller (1907 – 1977) modella e musa di Man Ray, fotografa e reporter di guerra, probabilmente la figura femminile più tormentata del libro: prima donna ad entrare nel campo di concentramento di Dachau per fotografare l’orrore di quel luogo, senza timore di rivelare al mondo i dettagli più veri e raccapriccianti della detenzione nazista.
Nè si potrà dimenticare la biografia di Margaret Sanger (1879 – 1966), infermiera scrittrice educatrice sessuale, pioniera dei metodi contraccettivi. Fu proprio lei ad introdurre il termine “controllo delle nascite”, e a fondare nel 1914 il mensile «The Woman Rebel» in cui rivendicava per le donne il diritto di disporre del proprio corpo, rischiando nel 1918 una condanna a 30 anni di carcere per aver fondato la prima clinica per la pianificazione familiare.
Ogni storia è accompagnata da una foto della protagonista quasi a voler suggerire al lettore un dialogo visivo con ciascuna di queste donne straordinarie, vere e proprie pioniere nei propri campi del sapere e per tal motivo spesso osteggiate con la forza fisica e con l’oscurantismo delle convezioni del tempo.
“Devi volere una cosa con tutte le tue forze, e poi devi farla” dichiarava Berenice Abbott, che per 10 anni si dedicò alla colossale impresa di fotografare New York, lasciando quello che ancora oggi è considerato uno dei grandi patrimoni della fotografia americana.
Un libro che ha molto da insegnare, ma che fa anche sognare perché tra le pieghe di queste vite straordinarie troveremo la grazia, la follia, la caparbietà di figure femminili che hanno saputo dare forma e sostanza ai propri desideri di affermazione.