Sessant'anni fa usciva al cinema "Agente 007 - Licenza di uccidere" ("Dr. No" in originale), capostipite della fortunata serie che vede come protagonista James Bond, agente del servizio segreto britannico a servizio di sua maestà. Nato dalla penna di Ian Fleming nel 1953, data di uscita del suo primo romanzo "Casino Royale", il personaggio di Bond è stato inizialmente impersonato sul grande schermo dal talentuoso ma allora semisconosciuto attore scozzese Sean Connery, che ne diede quella che viene considerata a tutt'oggi la caratterizzazione più riuscita. Dopo cinque film consecutivi, Connery lasciò il posto a George Lazenby, che pur partecipando a uno dei migliori titoli della serie ebbe forse il peccato di non aver differenziato quasi in nulla il personaggio dal suo predecessore. Dopo un momentaneo ritorno di Connery (in seguito vestirà un'ultima volta i panni di Bond in "Mai dire mai", che però non rientra nella serie ufficiale), la parte è stata successivamente assegnata all'ironico Roger Moore per sette episodi, al forse un po' troppo freddo Timothy Dalton per due, al fascinoso Pierce Brosnan per quattro, infine a Daniel Craig, interprete attuale, che lavorando molto sull'introspezione del personaggio, risulta più adatto ai tempi attuali.
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