Accabadora, di Michela Murgia

Un'antica credenza popolare sarda

Creato da:
Alice
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 17/08/2023

Sardegna, anni ‘50. La piccola Maria Listru, quarta figlia di due contadini, diventa filia de anima di Bonaria Urrai, sarta benestante che non si è mai sposata. La vita delle due donne procede nella quotidianità molto bene, hanno gli stessi comportamenti di una madre e di una figlia, anche se sono consapevoli di non esserlo. Maria, essendo abituata ad essere sempre “l’ultima”, si sorprende molto quando l’anziana signora le pone le giuste attenzioni, ma è anche affascinata da quest’aurea di mistero che la donna porta. Infatti, Bonaria Urrai conosce i sortilegi e le fatture di una cultura rimasta arcaica nel profondo, e la ragazzina nota che essa ogni tanto lascia la casa in piena notte. In realtà, la Urrai è la cosiddetta accabadora, figura della tradizione sarda la quale, solo se ciò è veramente voluto da un malato senza speranza, è pronta a portargli la “buona morte”. Il termine accabadora deriva dallo spagnolo acabar, ovvero terminare. L’accabadora non è una strega, ma soltanto “un’ultima madre” che con un gesto di pietà compie il gesto estremo e porta pace alle anime sofferenti. Maria, venuta a conoscenza della notizia, è sconvolta e decide di lasciare la Sardegna per la lontana Torino. In un confronto con Bonaria, afferma: "non sarò mai capace di uccidervi solo perché è quello che volete". Dopo due anni di distacco dalla sua terra, la ragazza scopre che l’anziana signora è ora in fin di vita. La decisione che deve prendere è quella se vuole ritornare nella propria terra e ricredersi sulle sue convinzioni di pochi anni prima, oppure rimanere a Torino.

 


 

Michela Murgia nasce a Cabras (Sardegna) nel 1972. Nel 2006, pubblica Il mondo deve sapere, un romanzo tragicomico sul suo mese di lavoro in un call center. La Murgia ottiene immediatamente successo, e nel 2009 pubblica il romanzo Accabadora. Questa volta è la sua terra e le sue tradizioni che diventano protagoniste. Come nel primo romanzo, in cui lei vuole fare conoscere e far riflettere il lettore su una tematica molto importante come le condizioni di lavoro precarie, anche in Accabadora la scrittrice spinge il lettore a comprendere che una tematica, quasi ostile al pensiero umano, può essere anche intrinseca nella cultura di un posto come la Sardegna. Con una lingua scabra e poetica allo stesso tempo, usa tutta la forza della letteratura per affrontare un tema così complesso senza semplificarlo.
Il romanzo è stato tradotto in numerose lingue ed è l’ennesimo successo. Nel 2009 ottiene il prestigioso SuperMondello, il riconoscimento più importante del Premio Mondello e nel settembre dello stesso anno il Premio Campiello.

Per le altre opere dell'autrice: clicca qui.

copertina Accabadora

Accabadora

/ Michela Murgia
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a...
copertina Accabadora

Accabadora

/ Michela Murgia
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a...
To top

Ricerca

Visualizza

Eventi / Avvisi

Bibliografie

Percorsi tematici

Ricerca semplice

Visualizza

Ricerca per area

Visualizza

Ricerca strutturata

Visualizza