Un giorno che segnò il passaggio di un'epoca. L'Italia si schiera in quella che doveva essere una guerra lampo. Nessuno si aspettava il coinvolgimento e la devastazione, anche psicologica, a cui si andava incontro in quella che invece sarebbe stata definita la prima guerra moderna, in cui i nuovi equipaggiamenti e la neonata aviazione rendevano obsoleti e inutili le tattiche usate finora in battaglie corpo a corpo. Molti interventisti, spinti dall'onore di una guerra eroica e ideale, si arruaolarono volontariamente, ingrossando le fila dei tantissimi giovani che dal fronte non sarebbero più tornati. Chi invece osteggiava la guerra, scoraggiato, forse intuiva già l'inevitabile arrivo di tanto dolore e distruzione che presto si sarebbe palesato. In questo saggio Elena Bacchin ricostruisce non solo le motivazioni "ufficiali" e storiche dell'entrata in guerra ma anche gli stati d'animo contrastanti della popolazione, prima della presa di coscenza che solo in seguito sarebbe maturata.
/ Elena Bacchin
Il 24 maggio 1915 l'Italia entrò nella prima guerra mondiale, dopo mesi di dibattiti, scontri, emoz...