Italo Calvino: Cento anni dalla nascita
Il 15 ottobre di 100 anni fa nasceva Italo Calvino, (15 ottobre 1923, Santiago de Las Vegas de La Habana – 19 settembre 1985, Siena) uno degli scrittori italiani più importanti del secondo Novecento. Un autore di grande impegno politico, sociale e culturale.
I genitori di Calvino, Mario Calvino e Eva Mameli decisero dopo la Prima Guerra Mondiale di trasferirsi a Cuba dove svolsero la professione di agrotecnici fino al 1926. La famiglia tornò in Italia quando Calvino aveva solo 3 anni, a Sanremo, dove il futuro scrittore frequentò la scuola. Al contrario del fratello che continuò gli studi scientifici dei genitori, Calvino si avvicinò velocemente al mondo della letteratura.
Nel 1943 Calvino entrò nella resistenza per combattere con i partigiani delle Brigate Garibaldi, egli infatti si era rifiutato di arruolarsi nell’esercito fascista.

Successivamente alla Liberazione, Calvino si iscrisse al PCI e collaborò con giornali e riviste. Grazie all'apprezzamento del poeta e critico letterario Cesare Pavese, iniziò a pubblicare i sui libri. Da qui ebbe una intensa attività letteraria, che lo vide autore di circa duecento racconti: nel 1947 pubblicò il suo primo romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno“.
Nella prima fase della sua produzione, vi è una lucida capacità rappresentativa della realtà che coniuga impegno politico e letteratura in modo spontaneo e leggero.
Durante gli anni Cinquanta e Sessanta svolse le funzioni di dirigente nella casa editrice Einaudi e intensificò sempre più la sua attività culturale e il suo impegno nel dibattito politico-culturale, collaborando a numerose riviste.
Il 1952 venne pubblicato “Il visconte dimezzato” che insieme a “Il barone rampante” e “Il cavaliere inesistente” forma la trilogia "I nostri antenati".
Intorno agli anni Sessanta Calvino aderì ad un nuovo modo di fare letteratura, intesa come artificio e come gioco combinatorio. Per lo scrittore ligure era necessario rendere visibile ai lettori la struttura stessa della narrazione, per accrescere il loro grado di consapevolezza.
Nel 1965 fu la volta de “Le cosmicomiche” e qualche anno più tardi di “Ti con zero“. Tra la fine degli anni Sessanta fino all’inizio degli anni Ottanta pubblicò alcune tra le sue opere più importanti: “Il castello dei destini incrociati“, “Le Città invisibili“, “Se una notte d’inverno un viaggiatore” e “Palomar“.
Le sue opere spaziano dai romanzi, racconti in cui tratta la guerra e la Resistenza, fino allo sperimentalismo a cui lo scrittore approda negli ultimi decenni.
Italo Calvino preparò nel 1985 un ciclo di sei lezioni da tenere all’Università di Harvard, nell’ambito delle prestigiose «Poetry Lectures», tenutesi in onore di Charles Eliot Norton, critico letterario, critico d'arte e professore statunitense. Il ciclo, previsto per l’autunno dello stesso anno, non si tenne mai a causa della morte di Calvino avvenuta nel settembre 1985, ma nel 1988, i suoi scritti vennero pubblicati con il titolo “Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio” divenendo uno dei suoi saggi più importanti.
Il tema trattato da Calvino tratta essenzialmente di linee guida per il buon uso della scrittura nel nuovo millennio.
Alla fine del 1985, subito dopo la sua scomparsa, per ricordarlo, venne fondato il Premio Italo Calvino. I suoi libri, possono essere considerati dei classici della letteratura e potete trovarli in biblioteca esposti in uno spazio dedicato a Calvino e alla sua scrittura.
"Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili."
Lezioni americane, di Italo Calvino