Sei sicuro che non ti riguarda? Cos'è il TTIP

Incontro pubblico

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Ultimo aggiornamento: 30/03/2015
L'Associazione culturale Mira2030, con il patrocinio del Comune di Mira e l'adesione di Opzione Zero, Mira GAS, Mani Tese, Raixe, Averiko onlus, El forno a legna, Pecore ribelli, Economia nova, Bandera florida, AGESCI Mira e Oriago invita all'incontro pubblico sul TTIP "Sei sicuro che non ti riguarda?"  che si terrà martedì 31 marzo 2015 alle ore 20,30 presso l'Auditorium della biblioteca di Oriago.

Interverranno:
Marco Bersani della Rete STOP TTIP Italia
Gianni Tamino biologo dell'Università di Padova


Il TTIP (Trans-Atlantic Trade and Investment Partnership)  è  il  trattato di libero scambio che gli USA e l’UE stanno cercando formalmente di concludere da circa un anno. L’obiettivo dichiarato sarebbe la creazione di un’enorme area di libero scambio transatlantica con il 50% del PIL mondiale e 800 milioni di consumatori.
Ad oggi ciò che emerge è la segretezza che impedisce ai contenuti di negoziati di raggiungere l’opinione pubblica europea e americana. A mobilitare la campagna italiana insieme a quelle europee è anche quel principio di armonizzazione delle normative che vorrebbe adeguare le regolamentazioni americane ed europee anche in settori particolarmente delicati come l’ambiente, la salute, i prodotti alimentari, la privacy, il diritto al lavoro per la salute pubblica e la sovranità nazionale, quest’ultima minacciata dal sistema di risoluzione delle controversie denominato ISDS (Investor-State Dispute Settlement) che in decine di Stati come l’Australia, l’Uruguay, la Germania, il Canada sta costringendo i governi ed i loro cittadini a pagare costosissime multe per aver anteposto la tutela dei diritti agli interessi delle multinazionali impedendo che prodotti e produzioni pericolose possano valicare i confini e minacciare la propria popolazione.

Pensiamo sia nostro diritto come cittadini dell’UE di avere voce in capitolo sulle questioni che ci riguardano: il TTIP come il CETA avrà profondi effetti sulle nostre vite e la nostra società. Per questo abbiamo deciso di portare avanti l’ICE in maniera autoorganizzata.
In tal modo vorremmo:
1) Informare e sensibilizzare i cittadini riguardo ai pericoli connessi al TTIP e al CETA
2) Dimostrare alle istituzioni europee che un ampio numero di cittadini si oppone a questi trattati nonostante sia gli USA che la Commissione Europea sembrino non curarsene
3) Costruire un forte movimento di opposizione in grado di diffondersi a tutti i paesi dell’UE.

Ingresso libero
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