Corpo in affitto

“CORPO IN AFFITTO”, finalista del Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, porta in scena tematiche molto forti e numerosi spunti di riflessione: la femminilità, la prostituzione, la vendita (o l’affitto) del proprio corpo, il giudizio sociale. Vuole farsi portavoce dell’utilizzo improprio del corpo femminile, della denuncia di una violenza sia fisica che psicologica purtroppo ancora molto frequente.
Lo spettacolo racconta di Silvia, ragazza che non ha contorni, non conosce confini, non riesce a dare valore a ciò che la circonda.

Donna persa, spaccata, imprigionata e allo stesso tempo libera, Silvia vive in una stanza, cerca se stessa, deve raccontarsi per potersi guardare veramente e rimettere a posto i pezzi. Ripercorre il proprio passato alla ricerca di un’identità che non trova più. I parametri con cui riconosceva il mondo nell’infanzia sono saltati, ma non riesce a sostituirli con nulla di nuovo. Nemmeno il potere, nemmeno i soldi funzionano più. È al limite, esistenziale, psicologico, deve riempire questo vuoto e il piacere del sesso ormai non sempre funziona...

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